panchina raffaele carrieri - gabriele benefico
(piazza castello)
L'ARTISTA
GABRIELE BENEFICO
Tarantino, classe 1980, dopo la laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Lecce con specializzazione in pittura, alterna l’attività d’insegnante a quella di illustratore e fumettista. È tra i disegnatori della graphic novel “L’Eroe dei due mari” (Altrainformazione), basata sul romanzo di Giuliano Pavone.
Co-autore per Lavieri edizioni de “Le indagini di André Dupin” vol.1 e 2, 2017-18. Autore di “Basquiat about life” per Nicola Pesce Editore, 2019. Collaboratore della rivista Prisma, 2020.
Attualmente è al lavoro su sceneggiatura di Fabrizio Liuzzi alla biografia ai fumetti di Edgar Allan Poe per Lisciani Libri.
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RIFERIMENTI LETTERARI
RAFFAELE CARRIERI
Nato a Taranto il 23 Febbraio 1905, a quattordici anni abbandonò la città natale e viaggiò in Albania, Montenegro e altri paesi balcanici, vivendo di lavori occasionali. Ancora giovanissimo partecipò all’Impresa di Fiume organizzata da Gabriele D’Annunzio, durante la quale rimase ferito. Trascorse la convalescenza a Taranto, per poi imbarcarsi come marinaio su bastimenti mercantili, il che gli diede occasione di conoscere numerosi porti del Mediterraneo, europei e nord-africani.
Tornato in Italia fu per due anni gabelliere a Palermo. Da questa esperienza prenderà vita la sua raccolta poetica di esordio (Il lamento del Gabelliere), che verrà pubblicata a Milano nel 1945. Nel 1923 si stabilisce a Parigi dove riesce ad entrare in contatto con importanti intellettuali d’avanguardia. Nel 1930, forte delle conoscenze accumulate in Francia, si stabilisce a Milano e comincia a lavorare come critico d’arte per numerose testate giornalistiche, tra le quali Il Corriere della Sera.
Sarà questa un’attività che lo vedrà impegnato per tutta la vita. Carrieri pubblicherà anche numerose monografie di successo dedicate a grandi artisti contemporanei: Amedeo Modigliani, Pablo Picasso, Blaise Cendrars, Massimo Campigli, Salvatore Fiume, Renato Guttuso, Domenico Cantatore e di poeti e intellettuali tra cui l’esule armeno Hrand Nazariantz. Nel dopoguerra si dedica alla poesia, pubblicando una serie di raccolte di versi che gli varranno il generale apprezzamento della critica e numerosi riconoscimenti tra cui, nel 1953, il premio Viareggio per il volume “Il trovatore” (Mondadori). Si spense nel 1984 a Camaiore (LU) , dove si era ritirato da alcuni anni.
Pietà cuori duri
Pietà, pietà cuori duri
pietà per l’uccello migrante
che ha perduto un’ala in volo.
Pietà per l’orfano gitano
che s’è giocato a carte
sella e cavallo
suicida in una prigione.
Pietà per il giovane Nessuno
ucciso in Cina
o in qualsiasi altro luogo
clima razza condizione.
Pietà per chi muore all’impiedi
dentro una camera d’affitto.
Pietà per chi cade
pietà per chi si lascia cadere
pietà, pietà cuori duri
voi che siete sempre seduti
e apprendete dai giornali
la morte degli altri.
Ascolta “Pietà cuori duri” letta da Giovanni Di Lonardo